lunedì 18 novembre 2013

Il Cocchio - videolettura

Salve amigos,
imperdibile questa lettura del racconto Il Cocchio, parte di Storie di Uomini in Crisi:


http://www.youtube.com/watch?v=VTqrtN09xEM


buon ascolto!
F

martedì 7 maggio 2013

Storie di Uomini in Crisi


www.prospettivaeditrice.it.



Sei storie d’uomini segnati dalla crisi, dallo sbiadire inesorabile d’un passato divenuto oramai irraggiungibile.
L’intreccio e la trama nascosta tra destini solo apparentemente lontani d’uomini qualunque, sprofondati nel bianco innevato della ritirata napoleonica, o a caccia di brani nascosti nella swinging London, o tormentati da memorie in una New York arsa dal futuro, o immersi tra ciò che resta d’antichi enigmi etruschi nella Maremma d’oggi.
Sei tracce appena visibili, nel solco terribile segnato dall’esistenza.






"Comandante, ho un messaggio valido" disse, la voce concitata.
"Ok, pronti al lancio" fu la risposta.
E poi, tra i marosi che sciabordavano: "Tenetevi forte, giù in coperta!" gridò a non si sa chi.

Erano le tre di notte. Non lo vidi mai più.

lunedì 20 settembre 2010

Il tempo sospeso












"Il tempo sospeso", olio su tela, 60x50, 2010









Omaggio a David Doubilet, e a tutti i cercatori delle profondità insondabili del tempo e della luce.









Nel deserto del Mojave, al tramonto, le donne cantano una ninna nanna ai bimbi per farli dormire. Racconta di quando l'uomo tornerà al mare, da dov'è venuto, per chiedere perdono alla terra.









martedì 23 marzo 2010

Il Teatro di Djemila



























Le rovine sono la sola cosa creata dall'uomo capace di sfidare il tempo.



Quel che resta del teatro romano di Djemila rivaleggia adesso con le ombre del deserto dell'Atlante in Marocco.



Vive una vita sua propria, fatta di spettacoli di vento, colori fluorescenti, e un tempo tutto suo.




Olio su tela, 200x60, 2009








martedì 26 gennaio 2010

Nonsensical









Dicono che molti dei testi dei Beatles erano nonsensical, per il gusto di John di giocare con le parole. Di tutti i casi sempre citati a dimostrazione (Dig a pony, I am the walrus, ecc.) al teatro Greco l'altra sera abbiamo portato in repertorio Glass Onion. Pezzo fantastico, pieno di contenuti.


Nonsensical un corno. John era talmente attento ai contenuti che addirittura Paul gli chiedeva se aveva azzeccato i testi delle sue canzoni (ad es. il famoso passaggio in Hey Jude "the movement you need is on your shoulder", apparentemente senza senso, che Paul voleva eliminare e John rilevò essere il testo migliore). John scrisse un libro, In his own write, svelando in più di un passaggio anche i suoi studi sulla natura semiologica dei termini.

I Beatles hanno innovato anche in questo. Prendiamo Dig a Pony:






I dig a pony. Well you can celebrate anything you want
Yes you can celebrate anything you want
I do a road hog. Well you can penetrate any place you go
Yes you can penetrate any place you go
I told you so. All I want is you
Everything has got to be just like you want it to
Because-I pick a moon dog
Well you can radiate everything you are
Yes you can radiate everything you are
Oh nowI roll a stoney
Well you can imitate everyone you know
Yes you can imitate everyone you know
I told you so All I want is you Everything has got to be just like you want it toBecause
I feel the wind blow Well you can indicate everything you see
Yes you can indicate anything you see
I load a lorry
Well you can syndicate any boat you row
Yeah you can syndicate any boat you rowI told you so All I want is you
Everything has got to be just like you want it to. Because



ogni passaggio del brano nasconde una formula, un mantra letterario: il primo statement volutamente provoca un effetto per il secondo, in un circuito di astrazione a spirale che porta l'ascoltatore a chiedersi se effettivamente conosce le cose.

La risposta "riscrive" in termini razionali quello che la prima apparentemente nega, o viceversa. E' anche possibile che il mantra abbia più livelli di lettura:

"roll a stoney", oltre a voler alludere ad una critica agli Stones che John prese a non stimare proprio in quel momento (musicalmente riteneva i loro brani "rehash" di hit precedenti, e rimase molto deluso, visto che aveva aiutato a lanciare la band e Jagger era suo amico - es. su All you need is love) probabilmente nasconde anche un riferimento ai critici musicali del tempo, pronti a soffiare sul fuoco della presunta contesa tra le due band.

"pick a moon dog" è fantastica e ironica, com'è quasi sempre nei testi di John, tenendo presente che l'uomo stava sbarcando sulla luna proprio in quei mesi (novembre 1968 la prima orbita lunare, gennaio 69 l'incisione del disco e luglio lo sbarco). La strofa gioca sul senso ambiguo di "emettere" (radiate) per giungere a "ogni cosa che si è" (anything you are), in un gioco di termini che richiama la forza di accettarsi ed essere se stessi rispetto ai voli lunari privi di senso per fuggire da qualcosa, in piena guerra del Vietnam.

"load a lorry" è uno schiaffo ai diritti di privativa: puoi proteggere ogni cosa che vuoi, anche soltanto facendo l'azione più naturale del mondo come caricare una vettura o remare in barca.

sul vero nonsensical intorno a noi potremmo invece sbizzarrirci, altro che blog.

mercoledì 16 dicembre 2009

La Città Perduta










Nascosta in una distesa misteriosa tra foreste vergini, c'è ancora una città perduta.


Baciata dal sole caldo d'agosto. In pochi l'hanno vista.


Una montagna sacra la culla e di notte le stelle tradiscono i naviganti.



Olio su tela, 200 x 60, 2009.




martedì 21 luglio 2009

La Partenza di Enea


Olio su tela, 50 x 30, 2009. La Partenza di Enea
Ciò che parla non è quasi mai quello che viene detto, ma quello che viene inteso.

venerdì 26 giugno 2009

L'incanto del primo mondo











Olio su tela, 200 x 60, 2009.






L'incanto del Primo Mondo, selezionato fuori concorso alla rassegna del Norwich Art Festival, estate 2009.






Nel nostro cuore, come onda di ritorno di una lontana supernova, alberga ancora l'eco del primo istante in cui guardammo con occhio tremulo il mondo.






lunedì 9 marzo 2009

"Patzy" aggiudicato all'asta




Altre guaches, altre aste di beneficenza, con Pasqua in arrivo e i pruni finalmente in fiore.
Da bambini si cercavano le uova di cioccolata nel prato, e ancora mi chiedo se le avessimo trovate veramente tutte.
Per parte mia la distrazione costituiva un lapsus freudiano:
al mio banchetto ideale stavano sempre seduti eserciti di formiche.
"Patzy", matita e china a tecnica mista del 2007, è stata aggiudicata l'altro ieri.
Ignoto l'acquirente, che comunque ringraziamo per la generosità e condivisione delle finalità dell'asta.

martedì 10 febbraio 2009

Eluana





Scivolasti via

nel bianco ghiaccio incantato

dopo la terra dei rami di rosa

dopo il mare dei ricordi inondati.

Pietra l'ala di gabbiani immoti

fermi su uno specchio riflesso.

Poi col respiro volarono

come carta che brucia

come foglie soffiate.

martedì 9 dicembre 2008

"Elle" al Premio Internazionale Italia Arte - 26 marzo - 6 aprile 2009



L'olio su tela "Elle", 60x60, 2006 qui di fianco sarà in mostra a Villa Gualino, Torino, dal 26 marzo al 6 aprile 2009, selezionato per il Premio internazionale Italia Arte 2009.
Ingresso gratuito.
Sarà esposto da solo, per la prima volta in pubblico senza il suo alter ego, l'olio su tela "Savannah la Mère" sottratto a Stoccolma (vedi sotto), trafugato e poi finalmente riemerso dalla stiva di una nave dragamine ancorata a Salonicco.
Queste erano le condizioni del Premio: prendere o lasciare. E Elle non si è fatta pregare:lei prende sempre.
Vota Antonio Vota Antonio Vota Antonio. Votatemi, poi offro la trippa !!!

lunedì 27 ottobre 2008

Le Streghe di Halloween e quelle di Macbeth



Premetto che non sono sponsorizzato da case farmaceutiche a caccia di ansiogeni per tranquillanti da banco.


Il fatto è però che nell'autunno 2007, il giorno prima di Halloween, mi sono dotato di coperte e borsa d'acqua calda e mi sono messo in giardino a dipingere al buio, nell'intento di raffigurare i colori di notte.
Come ben noto, nel buio i colori si trasformano come gli umani, e prendono caratteristiche impensabili. il blu diventa viola, il verde chiaro si trasforma in oro, il rosso finisce dalle parti del nero. Gli umani invece prendono strade tutte loro.

Beh, so già che non mi crederete. Intorno alla mezzanotte ho finito di dipingere, non riuscendo a vedere assolutamente più nulla di quello che stavo facendo, attingendo alla tavolozza con gesti meccanici da rabdomante. Il risultato è questo olio su tela che vedete qui, "Notturno".

Raffigura tre cipressi che lottano contro il lenzuolo nero della notte vicino ad una fontana d'acqua. Solo che, il mattino dopo, ho notato che era comparsa una strana figura riflessa nell'acqua, capovolta.
La vista è veramente il senso più misterioso.

martedì 16 settembre 2008

John Dee e Ponte San Carlo


Dal bastione di Ponte San Carlo a Praga l'alchimista John Dee scrutava la riva sinistra della Moldava a caccia di Golem, nelle notti di luna nuova.


Alcuni riverberi di quelle strane presenze ancora si avvertono, guardando il Ponte poco prima del crepuscolo.

giovedì 17 aprile 2008

Prestato "Maroso", olio su tela, 2006.




Beh, sono sempre stato generoso. Me l'hanno chiesto, et voilà. La mostra è organizzata dalla Capitaneria di Porto di Genova, sotto la Lanterna. Ovviamente ringraziano e basta.


Comunque rappresenta il mondo sommerso di un maroso (perito in mare, secondo il gergo nei naviganti), intento ad osservare il mondo dallo spicchio di luce sommersa che lo aveva inghiottito.


Esprime pace, rassicurazione, oblio nella placenta che un tempo ci abbracciava tutti.


E una profonda malinconia e comprensione intima della vita, e del suo pulsare con le onde del mare e il ritmo del cuore materno.


Olio su tela, 30x100, 2006. La mostra (dicono) sarà aperta dal 12 maggio al 20 giugno prossimi.

martedì 18 marzo 2008

All'asta "la bisavola", 2006, matita e china su carta


Il disegno su carta qui di fianco è stato battuto ieri, 17 marzo 2008, all'asta di beneficenza pasquale.

Rappresenta la bisavola Elisabeth, nativa della Cornovaglia, sbarcata negli USA con l’epidemia delle patate.
Di questa ermetica e misteriosa dama si fa cenno nel romanzo del nostro "L'ultima Carta" (in uscita a maggio, Edizioni Il Filo): "... era una signora con cuffia e sguardo ocra di teina. Di chi conosce i segreti della societa’ vittoriana e paga pegno, chiusa in qualche disillusione arrabbiata o inespressa.
(...) S’era costruito tutto un teatro privato intorno alla vita di quella maschera di sfinge di great grandma, fatto di case in legno, gite domenicali e pasticcini all’arsenico. Segreti bisbigliati all’ora del tè. S’era spinto fino a ricostruirsi tutto un mondo di frustrazioni intorno a quel battista di suo marito, predicatore con bicicletta disperso nelle avare terre di Cornovaglia ...".
Eccola ritratta all'uscita dalla chiesa.

lunedì 3 marzo 2008

Incredibile: recuperata "Eleanor Rigby". Si spera per le altre tele


Il Commissario Hound telegrafa: "oggi, ore 11.30 ore di Helsinki recuperata una delle tre tele a voi sottratte, dopo conflitto a fuoco con ricettatori russi al confine. Non disperiamo per le altre, in particolare Savannah la Mère, vista su auto ricercata. Stop"

La tela, che vedete qui ritratta durante la conferenza stampa, avrebbe patito qualche graffio. E' stata trovata chiusa in una cassa di patate.

Eleanor Rigby, olio su tavola, 2007, 40x60.

Nulla veramente muore. Se si vuole, nella canzone di Paul è ritratto l’ingresso dell’anima nel creato. Il momento di scelta dell’amore come chiave di lettura del mondo. L’unica chiave atta a rendere l'uomo partecipe dell’eterno.

mercoledì 20 febbraio 2008

Colpo alla biennale di Stoccolma: sottratti tre quadri





























La partecipazione alla biennale di Stoccolma (in allestimento, date 12 -24 marzo prossimi, ormai messa in pregiudizio), è stata funestata da un furto che ha coinvolto diversi artisti (tra cui due De Pisis ed un De Nittis, quest'ultimo con la "Veduta vesuviana" del 1901).
I soliti ignoti, forzando l'accesso dell'ingresso nord della pinacoteca e calandosi presumibilmente con funi hanno sottratto due giorni fa tre oli di Laurian iscritti al catalogo della mostra.

Trattasi dell'olio su tavola "Eleanor Rigby" del 2007, "Savannah la Mère" del 2005 e "Studio su temi di Leonardo", del 2006. Gli ultimi sono oli su tela, espressione della irripetibile stagione "lirica" del nostro.

Si ringrazia per la riproduzione dei disegni preparativi il catalogo della mostra e il book artist Mitchell Squire.

lunedì 18 febbraio 2008

Ritrovata tela presso antiquario a Baku: "Monti d'Azov", olio su tela, 2006, 30x100


Ebbene si, sono riuscito a rintracciarla e strapparla ad un antiquario che se l'era nascosta in una cantina umida d'Azerbaijan. ci sono voluti diversi argomenti che tintinnano per convincerlo, ma questa tela è nu 'piezz'è core'.
E' stata dipinta en plain air durante una visita domenicale al Monastero dei monti d'Azov. c'era vento che tirava dalla steppa e mi si congelarono le dita cercando l'olio di papavero.
mentre dipingevo ho sentito i monti che si parlavano al tramonto.
desidero ringraziare l'anziano col carretto degli incensi e canti ortodossi. senza di lui e la sua fiaschetta mi sarei assiderato.

giovedì 27 dicembre 2007

Veduta d’Atlantide – olio su tela, 70x200, 2007


Dedicato agli psiconauti, a chi è capace di sbirciare oltre ogni membrana, sottile o polverosa che sia, e di chiudere poi la botola per riguardo degli altri. Un mare immoto e ignoto nasconde un luogo perenne e imperituro, sito oltre il mito, dove ombre prendono vita in uno squarcio di luce abbagliante.

Veduta di Roma – olio su tela, 40x40, 2006


Roma, vista da nord sulla consolare, si nasconde dietro ulivi che danno ancora olio verde acidulo e denso. Mentre il sole cala a settembre, le ombre si disseminano sulla terra e prevale il giallo di Napoli, in un gemellaggio ideale dietro i Castelli.

Il Castello dei Carpazi – olio su tela, 70x200, 2007


Nel libro di Giulio Verne, il protagonista cattura per l'eternità la sua amata mediante una macchina di proiezione olografica, passando così i suoi giorni nel Castello dei Carpazi osservandola per amarla a distanza. Il Castello appare in rovina e lontano dai convulsi rimbombi del tempo, mentre pulsa di passioni inespresse e sempre vive, che tutto avvolgono.





Il Vallo di Adriano – olio su tela, 60x60, 2007






Questa tela è stata concepita ed ultimata nei primi giorni di dicembre 2007. Una muta sentinella offesa dal tempo appare ancora vigilare sui confini di una idea, come quei soldati giapponesi che ogni tanto affiorano armi in pugno dalle foreste del Borneo.


Provenza – olio su tela, 60x80, 2007







A giugno di ogni anno, tra Arles e Aix, una valle si tinge di viola scarlatto al tramonto, e si librano nell'aria profumi conici che poi lentamente si depositano verso riva. A quell'ora si trovano i pescatori anziani intenti a ricamare reti e a mormorare antiche storie.


lunedì 17 dicembre 2007

il mondo è una mia rappresentazione, disse. Giusto. E questo è il mio mondo.




Questo blog è stato inaugurato con il mio amico Andrea "Intruder" il 17 dicembre 2007, intorno alle 23, complice una bottiglia di Sangre de Toro.
Il vino non era male, sincero e odoroso, e col mio amico abbiamo ripercorso le strade diverse che ci hanno portato all'arte.
Molto tempo è trascorso da allora, ma in fondo è tutto relativo e poi ars longa vita brevis....
Qui sono esposte alcune idee artistiche di Fabrizio Laurian Cugia, classe 63, musicista, scrittore e artista (con firma "Laurian").



L'arte è il segreto di un secondo, nel confine tra il prima e il dopo, dove il miracolo si compie se l'animo è predisposto allo sbalordimento. Allora siamo partecipi del tutto, ed ogni cosa si trova esattamente nel posto dove doveva stare, e ogni istante precedente suona una sua partitura melodiosa ed armonica.